La Valutazione Ambientale Strategica è stata avviata a fine dicembre, come è visibile e ben comunicato anche attraverso il sito web SardegnaAmbiente a cura dell'Assessorato Regionale competente (qui l'articolo e gli allegati).
La pianificazione e programmazione forestale, secondo l'attuale quadro normativo, in Sardegna
Può essere utile a questo proposito può essere utile ricordare che, con l’approvazione del Piano Forestale Ambientale Regionale (P.F.A.R. 2007), la Regione aveva disegnato la struttura della pianificazione forestale impostandola su tre differenti livelli gerarchici:
- il livello regionale, che definisce gli obiettivi strategici della politica forestale, rivestendo un ruolo di indirizzo e coordinamento per i successivi livelli della pianificazione;
- il livello territoriale su scala di distretto (PFTD) che costituisce la sede entro la quale sono effettuate le analisi di dettaglio del territorio locale e, di concerto con le comunità locali, vengono individuate le destinazioni funzionali degli ambiti forestali;
- il livello particolareggiato su scala aziendale - declinato tramite i Piani Forestali Particolareggiati (P.F.P.) - che rappresenta la diretta applicazione pratica delle tecniche selvicolturali e gestionali a livello di singolo soprassuolo forestale (ad esempio, applicato alla gestione pubblica dell'Ente Foreste, il Complesso Forestale).
In questo contesto l’Ente Foreste, che amministra a vario titolo oltre 222.000 ettari di territorio in cui sono ricomprese aree demaniali (37%), aree gestite in concessione (40%) ed in occupazione ai sensi del Regio Decreto 3267 del 1923 (23%), ha dato avvio all'attività di pianificazione particolareggiata in una parte considerevole delle foreste demaniali, attivando il primo importante passo verso la costituzione di un quadro di generale pianificazione e programmazione forestale in Sardegna.