Asinello bianco

Asinello bianco
Origine zoogeografica:
L’origine dell’asino domestico è dovuta a successivi incroci nel tempo tra alcune sottospecie africane; si è rinselvatichito in diverse parti del mondo e in alcuni casi, (come gli asini dell’Asinara e di Porto Conte) ha formato popolazioni libere, svincolate dal controllo umano. Le zone dove l’asino sardo veniva allevato più intensamente erano quelle di Padria, Pozzomaggiore, Alà dei Sardi, Mara, Romana, Villanova Monteleone ed alcune zone del Campidano e dell’Iglesiente.
Areale di distribuzione:
Questa varietà albina dell’asino è presente in numero limitato sull’Isola dell’Asinara e nella foresta Demaniale di Porto Conte. Alcuni esemplari si possono ritrovare in altre località della Sardegna, ma solamente in seguito a recenti programmi di salvaguardia della specie. L’Istituto di Incremento Ippico ne cura la conservazione genetica e ne possiede un nucleo puro, non ibridato con asini grigi, come è invece avvenuto negli altri luoghi.
Identificazione:
Le caratteristiche generali dell’asinello albino sono quelle comuni alla popolazione di asinelli sardi, dai quali si discostano poco. L’origine di questi animali non è stata ancora definita con certezza: forse si tratta di esemplari che derivano da asini bianchi importati dall’Egitto nel secolo scorso dal Marchese di Mores Duca dell’Asinara; una leggenda più suggestiva li vede approdare sull’isola a seguito del naufragio di un vascello diretto verso la Francia. Il numero degli individui attualmente presenti sull’Asinara è stimato in circa 90 individui, divisi tra i due sessi, ai quali occorre aggiungere una trentina a Porto Conte e alcune decine di individui distribuiti in altre località della Sardegna. L’asinello bianco è caratterizzato da dimensioni ridotte con circa 1 m di altezza al garrese; presenta una testa piuttosto pesante, collo corto, arti sottili ma robusti ed un folto mantello. Le caratteristiche che distinguono questa particolare varietà sono la colorazione del manto, i cui peli, candidi alla nascita, tendono ad un colore bianco-opaco nell’adulto e sono di consistenza piuttosto morbida e poco setolosa, il colore rosato della pelle ed una parziale pigmentazione dell’iride, di colore rosa - celeste. Questa caratteristica dell’iride li rende particolarmente fotosensibili.
Habitat:
Così come quelli presenti nella FD di Porto Conte, gli asini sia bianchi che grigi dell’Asinara, non essendo stati finora manipolati dall’uomo, hanno una struttura di popolazione di tipo naturale, con un rapporto tra i sessi vicino all’unità. A differenza di quanto osservato per i cavalli non costituiscono gruppi stabili e l’unità sociale è costituita da una femmina adulta con il puledro dell’anno una o più figlie degli anni precedenti o uno yerling. Nei mesi invernali i maschi adulti, che conducono generalmente vita solitaria, si uniscono a una o due femmine in primavera ed in estate si formano nel corso della giornata dei gruppi, molto numerosi, di entrambe i sessi, con individui di diverse classi di età. Molto più frugale del cavallo, l’asino si adatta bene anche ad ambienti ostili e riesce a sfruttare pressoché tutta le risorse vegetali offerte dal territorio.
Riproduzione:
La maturità sessuale viene raggiunta intorno all’anno e mezzo nelle femmine e intorno ai due anni nei maschi. Gli accoppiamenti avvengono prevalentemente in primavera, ma è possibile qualche accoppiamento più tardivo. Come nel cavallo, la femmina entra in calore già dopo alcuni giorni dal parto e l’allattamento è contemporaneo alla nuova gravidanza. In linea generale, l’indice di fecondità nella specie asinina è superiore rispetto a quello riscontrabile del cavallo. La gestazione dura circa 12 mesi ma in molti casi può superare i 380 giorni.
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Scheda
Nome latino:
Equus asinus var. albina
Classe:
Ordine:
Famiglia:
Fauna:

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